Una botta di q. (una volta tanto)
Quest'oggi, in giro per agriturismi approfittando della bella giornata, mi sono recato in quel di Cavour (dove non so se passasse una ferrovia, ma tant'è).
C'era un mercatino delle pulci, da visitare tra l'altro con una dozzina di amici del tutto estranei alle cose tranviarie e la fidanzata in giorno di luna storta.
Un mercatino di quelli tristanzuoli, con Loreto impagliato e il busto d'Alfieri, di Napoleone, i fiori in cornice (le buone cose di pessimo gusto!), il caminetto un po' tetro, le scatole senza confetti, i frutti di marmo protetti dalle campane di vetro, ecc. ecc.
Mi aspettavo di trovare l'amica di nonna Speranza quando invece, per terra, ho visto lui, l'oggetto del mio desiderio (beh, uno degli oggetti...) da almeno quindici anni.
"I tram di Torino", di Piero Lacchia, anno 1979.
Incompleto, appoggiato per terra, frusto e liso. Bellissimo.
Dovevo condividere la mia gioia con qualcuno. Sono contento come una pasqua. Ve lo porterò a vedere.
Ciao a tutti!!!
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