Piano di Sviluppo Industriale
La Circumetnea si pone l'obiettivo di realizzare il nuovo sistema di trasporto pubblico, tecnologicamente tra i più innovativi attualmente esistenti, in grado di soddisfare le esigenze di servizio nell’area urbana, nell’area estesa e nel comprensorio etneo.
La FCE ha pertanto progettato e attivato un piano di sviluppo per poter costituire una vera e propria rete logistica che integri i flussi di trasporto extra-territoriali (stradale, ferroviario, aereo e marittimo) con il trasporto collettivo nell’area urbana, nell’area vasta e nel comprensorio etneo.
Il servizio è progettato per offrire un sistema di trasporto rivolto anche alla distribuzione delle merce nell’area etnea ed al collegamento per le merci tra porto e interporto, ottimizzando al massimo il livello di utilizzo della linea, e allo sviluppo di servizi turistici.
Il piano di sviluppo della FCE è orientato a:
- contribuire alla sostenibilità del traffico per la città di Catania;
- favorire un processo di decentramento urbanistico migliorando la qualità della vita con la creazione di nuove infrastrutture e di luoghi più vivibili;
- valorizzare il comprensorio etneo con il miglioramento del livello tecnologico del servizio;
- creare nuove opportunità di sviluppo economico;
- contribuire al potenziamento e alla competitività dei settori trainanti dell’economia locale;
- valorizzare il patrimonio naturale e culturale, favorendo gli afflussi turistici;
- diminuire l’inquinamento prodotto dal traffico privato.
Il piano di sviluppo si fonda su aspetti ed elementi quali:
- credibilità e sostenibilità del programma dal punto di vista tecnico – economico e finanziario;
- coerenza con gli indirizzi a livello europeo, nazionale e regionale favorendo la convergenza di obiettivi di sviluppo e finanziamenti;
- inquadramento del piano nell’intero scenario di sviluppo del comprensorio etneo;
- gestione puntuale, sistemistica e coordinata di un programma complesso e articolato attraverso lo sviluppo organico dei piani esecutivi, la ricerca e l’utilizzo della tecnologia state-of-the-art.
Lo sviluppo della rete ferroviaria prevede tre aree d’interesse:
1) l’area urbana di Catania che va dall’estrema periferia sud, zona aeroporto, fino a Misterbianco;
2) l’area suburbana che si estende da Misterbianco ad Adrano passando per Paternò;
3) l’area extraurbana che ripercorre ed estende l’attuale tracciato intorno all’Etna arrivando sino a Riposto e passando per Bronte, Randazzo e Linguaglossa.
Il piano suddivide l’intera estensione della nuova rete in cinque fasi:
Fase 1) Realizzazione ed ammodernamento della tratta Aeroporto Fontanarossa - Adrano (che comprende il tracciato metropolitano urbano nella città di Catania);
Fase 2) Ammodernamento della tratta Adrano-Randazzo;
Fase 3) Recupero e gestione della tratta Randazzo – Alcantara;
Fase 4) Ammodernamento della tratta Randazzo – Riposto;
Fase 5) Chiusura dell’anello ferroviario attorno al vulcano attraverso la rete RFI.
Le tratte della sola FASE 1 ammontano ad un totale di più di
44 chilometri, dei quali circa 18 in galleria sotterranea e a doppio binario. Le tratte delle Fasi 2, 3, 4 e 5 ammontano a circa 120 chilometri in superficie a singolo binario. Tutte le tratte saranno elettrificate.
La completa automazione integrale della linea permette di raggiungere gli obiettivi di aumento di:
- sicurezza, per la riduzione dei fattori di rischio derivanti da errori umani e per la protezione della linea grazie anche alle porte di banchina;
- qualità, per la flessibilità dell’offerta di trasporto in risposta all’andamento della domanda nel breve e medio termine;
- efficienza, con l’ottimizzazione dei costi e con lo sviluppo di nuove professionalità al servizio del cliente.
La rete della FCE facilita e semplifica l’integrazione intermodale tra metropolitana, ferrovia, autoservizio e autovettura private, sia in termini commerciali che in termini strutturali.
Lo studio e la realizzazione del sistema di metropolitana è attuato con le più avanzate tecnologie utilizzate dalle più moderne metropolitane del mondo.
La metropolitana automatica integrale della FCE si basa su convogli concepiti, progettati e sviluppati per essere interamente automatizzati, senza conducente o assistente a bordo; le vetture sono studiate in modo da garantire un accesso sicuro e agevole ad ogni tipo di utente e controllate continuamente con un sistema di videosorveglianza dalla Control Room; stazioni progettate seguendo criteri di sicurezza, funzionalità, qualità estetica e architettonica dell’ambiente, con particolare attenzione alla fruibilità del servizio per disabili o persone anziane; stazioni dotate di molteplici impianti tecnologici, quali:
porte di banchina automatiche, sistemi di bigliettazione elettronica, sistema di controllo degli accessi, antiintrusione e videosorveglianza, sistema di informazione multimediale al passeggero, sistemi antipanico. La Control Room gestirà e controllerà tutti gli impianti della metropolitana, articolata su
più di 150 chilometri servendo circa
60 stazioni, monitorando e intervenendo su ogni aspetto: dai movimenti dei treni nelle gallerie ai sistemi di informazione multimediale.
La completa realizzazione della Fase 1 è prevista entro il 2010, permettendo quindi l’esercizio totale della tratta Adrano – Paternò – Misterbianco – Catania – Aeroporto a partire dal 2011. Nel frattempo continueranno il proprio esercizio sia la linea metropolitana già realizzata e funzionante nella città di Catania, sia il servizio di superficie.
La realizzazione totale delle altre fasi è prevista entro il 2015.
Con la progressiva realizzazione della Fase 1, l’utenza della Circumetnea per il 2010 è stimata intorno ai
70 milioni di passeggeri annui, a fronte degli attuali 3 milioni.
Gli investimenti, che comprendono anche le vetture e la realizzazione dei sistemi di sicurezza, sono stimati in circa
1.800 milioni di euro, dei quali 900 già finanziati o in fase di finanziamento. Per ricoprire i fondi mancanti è previsto ed è già in fase di attuazione anche il ricorso al procedimento del “
project financing”. I costi di finanziamento saranno ridotti con l’entrata in funzione della prima macro-fase, ovvero il collegamento tra Aeroporto, Porto, Stazione Ferroviaria C.le di Catania, Misterbianco, Paternò e Adrano (la tratta Borgo-Porto è già in esercizio).